
Giovedì 23 marzo 2017, presso l’Hotel dei Congressi in Roma, Sede degli incontri del Rotary Roma EUR, nel corso della riunione mensile dedicata alla “vita del Club” e nel contesto del Rotaract Joins Excellence, si è svolto un Incontro Formativo nell’ambito della “Azione Professionale”.
Sono stati Relatori il Prof. Massimo Feola, già Professore Ordinario di Macchine presso l’Università Tor Vergata di Roma, ed il dott. Rocco Recce, General Relationship Manager BpM (Presidente Eletto del Rotary Roma EUR per l’anno rotariano 2018-2019), che hanno coinvolto ed interessato i numerosi giovani del Rotaract Roma EUR ed i loro ospiti presenti. Nel primo intervento, del Prof. Feola, sono state illustrate le prospettive occupazionali per i neo laureati, in riferimento ai principali Corsi di Laurea, sulle base delle statistiche del Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea, sorto per favorire e monitorare l’inserimento dei laureati nel mondo del lavoro. Il secondo intervento, del dott. Recce, ha descritto la situazione economica del Paese (e le cause che l’hanno determinata), nella quale le aspirazioni dei nostri giovani sono necessariamente direzionate per trovare il migliore inserimento professionale. Nello specifico, quindi, tale intervento si è concentrato sulle possibili prospettive economiche per i giovani neolaureati in cerca di Lavoro, evidenziando, quale importante fattore di successo, la necessità per ciascun giovane di impegnarsi nel mondo del Lavoro al massimo delle proprie possibilità, interagendo sempre, in “gioco di squadra” con colleghi e/o collaboratori, per cogliere i maggiori e migliori risultati, per se stessi nell’ambito Aziendale o Professionale.
I giovani presenti hanno posto interessanti domande ai relatori, chiedendo chiarimenti per le loro future scelte accademiche ed il loro successivo inserimento nel mondo del lavoro.
A cura del Rotary Club Roma EUR, seguiranno altri analoghi incontri di Club: tra questi è stato annunciato che prossimamente sarà trattato l’importante tema della professioni mediche e sanitarie.
Alfredo D’Amato
