Relazione Programmatica del Presidente 2020-21

Giorgio Carretti

 

Un caloroso benvenuto a tutti i presenti e un cordiale saluto a chi non è potuto intervenire.

Voglio per prima cosa ringraziaretutti i Soci, presenti e non a questa Assemblea, per la stima e la fiducia accordatemi fin dalla mia designazione e per la comprensione e collaborazione che vorranno darmi durante il mio mandato.

Permettetemi però un ringraziamento particolare al mio caro amico Pippo Gullotta che mi ha voluto nel Club e che mi ha dato tanti insegnamenti di Rotary e di vita.

Voglio inoltre rivolgere un affettuoso pensiero al nostro caro Domenico Concezzi con l’augurio che possa superare la malattia e tornare ad allietarci con la sua presenza.

E’ un grande onore per me l’essere stato incaricato di guidare il nostro amato Rotary Club Roma EUR nell’anno rotariano 2020-21. Ma è anche un compito difficile che vado ad assumere per i particolari contesti, interni ed esterni, in cui il Club dovrà vivere e che vado ad illustrare, cercando di essere essenziale come mia abitudine,

 

Dalle statistiche degli ultimi 20 anni, si vede che l’effettivo di Club si è ridotto man mano dai 110 Soci nel 2000, con brusco calo nel 2012,fino ai 35 Soci di oggi, nonostante il rilevante ingresso di 15 giovani ex-Rotaract nel 2017, ma pur essi ridottisi ai 5 di oggi.

La crisi dell’associazionismo nel mondo è una realtà nota e generalizzata degli anni recenti, ma noi dobbiamo chiederci i perché di tanta contrazione dell’effettivo nel nostro Club.

Forse alcuni Soci che definirei “di passaggio” non erano sufficientemente motivati, e allora dobbiamo essere più attenti nei processi di affiliazione e di inserimento.

Forse non abbiamo saputo accogliere e far affiatare i giovani con gli anziani, ne’ soddisfare le loro aspettative della vita di Club, e allora dobbiamo riflettere anche sulla necessità di qualche cambiamento dello stereotipo di Club al quale siamo legati.

Forse abbiamo sottovalutato l’insorgere di dissidi interpersonali lasciandoli radicare fino alla formazione di gruppi di pensiero con inevitabili conseguenti abbandoni del Club. E allora dobbiamo tutti ricondurci ad un sano spirito rotariano improntato da reciproca amicizia e tolleranza, dal fare squadra tutti insieme, dal fare del bene a chi ne ha bisogno “al di sopra di ogni interesse personale”.

L’attuale contrazione dell’effettivo comporta anche una drastica riduzione delle risorse finanziarie ottenibili dalle quote sociali e quindi la necessità di un coraggioso cambiamento della struttura organizzativa del Club: la rinuncia alla Segreteria. Le mansioni da sempre svolte egregiamente e con dedizione dalla nostra Segretaria esecutiva Raffaella Pietra, sia a supporto della dirigenza di Club che nella comunicazione ordinaria con i Soci, dovranno ora essere svolte da Presidente, Segretario, Tesoriere e Prefetto secondo competenza. Occorrerà però anche la collaborazione di tutti i Soci per rendere spontanee e dirette quelle comunicazioni correnti che finora erano curate con solerziadalla Segretaria esecutiva.

Peraltro, per arrivare a questo cambiamento, occorreranno un delicato dialogo fra le parti e una disponibilità economica - derivabile in buona parte dall’avanzo di esercizio 2019-2020 -per soddisfare i termini di un accordo amichevole.

 

Un fattore esterno che pone complicazioni alle attività di Club è rappresentato dalle vigenti restrizioni imposte dalla pandemia da Covid 19. Queste hanno impedito di incontrarci negli ultimi mesi dell’anno appena concluso e non possiamo prevedere quale sarà l’impatto in un futuro più o meno prossimo. Al momento siamo ancora tenuti a svolgere le nostre riunioni in via telematica e dobbiamo adattarci a questo cambiamento delle modalità diincontro, per quanto necessario e fattibile. Purtroppo si è già verificato che alcuni Soci non siano riusciti a collegarsi via web e cercheremo quindi di far loro avere in futuro la necessaria informazione di quanto avviene nel Club, sperando comunque di poter presto tornare alle nostre belle abitudini conviviali.

In proposito, devo però informare tutti Voi di una ulteriore complicazione dovuta all’avvenuta cessazione della ristorazione da parte dell’Hotel dei Congressi. Sto quindi cercando di individuare, con il fondamentale supporto di Francesco Martino de Carles, un luogo sostitutivo dove incontrarci, e prendere gli accordi necessari, per un inizio presumibile nel prossimo mese di settembre.

 

L’obiettivo primario che mi sono posto è quello, già accennato, di consolidare il Club, di far tornare la serenità, di ritrovare il gusto di incontrarci in amicizia per passare del piacevole tempo insieme e, soprattutto, per “fare Rotary” insieme.

In questo contesto ritengo anche necessario dare attenzione e spazio ai Soci più giovani: ascoltiamo i loro punti di vista che potranno solo arricchirci, confrontiamoci serenamente con loro, accogliamo quanto più possibile i loro desideri e suggerimenti per condividere e sviluppare iniziative. Evitiamo di far loro sentire una distanza generazionale. I giovani sono la nostra forza di oggi per il Club di domani: non lasciamoli andare.

Questi stessi concetti vanno estesi al nostro Rotaract con il quale vorrei incrementare i rapporti e la collaborazione per iniziative comuni.C’è da menzionare in proposito un sostanziale cambiamento strutturale del Rotary che ora vede, con effetto dal 1° luglio 2020, i Club Rotaract come soci diretti del Rotary International senza più necessità diessere aggregati ad un Rotary Club padrino.

Oltre al consolidamento dell’effettivo, vorrei anche perseguirne un incremento, con particolare attenzione alla fascia di età fra 40 e 60 dove siamo più carenti (solo 3 Soci pari a 8%). Questo però deve tradursi, non in un reclutamento cieco, ma in una oculata ricerca di persone alle quali far capire e sposare i principi rotariani, a cura dei rispettivi Soci presentatori e con il supporto dell’Istruttore di Club, rilevante funzione sollecitata dal Governatore a tutti i Club durante il SIPE e per la quale Elsa Marchitelli mi ha dato la sua disponibilità. Abbiamo visto negli anni fin troppi di quei Soci che ho definito “di passaggio” restare nel sodalizio anche un solo anno, finché non hanno visto deluse le loro aspettative che nella realtà rotariana non potevano esistere.

 

Un aspetto strettamente connesso al mantenimento e al possibile incremento dell’effettivo è la necessità di tener vivo l’interesse dei Soci a partecipare alla vita di Club. Occorre quindi rendere interessanti e fruibili da tutti le nostre riunioni, considerando anche di comune accordo l’opportunità di ridurle da quattro a tre al mese eriportando alla normalità anche le diurne e i caminetti, scegliendo relatori e temi di interesse per le conviviali serali con l’aiuto e i suggerimenti di tutti.

Nel corso dell’anno saranno anche dedicati degli spazi alle “pillole di Rotary” che l’Istruttore di Club vorrà dedicarci per diffondere informazioni e rinverdire principi rotariani.

Parteciperemo ad alcuni, ma non troppi, Interclube prioritariamente con il nostro Rotaract e con i due Inner Wheel a noi collegati.

Cercheremo anche di organizzare, Covid permettendo, gite o brevi viaggi, con o senza incontri Interclub, per incrementare l’aggregazione e l’affiatamento.

Ancora sul tema, intendo mantenere vivi i rapporti con i Club gemellati di Monaco e di Sofia auspicando anche collaborazioni progettuali con loro, se e quando possibile. Posso intanto dire che era intenzione dei nostri Amici Tedeschi venire a Roma nella primavera 2021, e speriamo si possa concretizzare.

 

Come tutti sappiamo, la missione di ogni Club Rotary è realizzare progetti di servizio. Ogni anno si fanno scelte, si programma l’esecuzione, si dedicano risorse umane, si organizzano eventi per finanziarli. Quest’anno ci troviamo in un contesto particolare che vede, da una parte, il bisogno di sostegno alimentare e sanitario sempre più diffuso in comunità che abbiamo vicine e, d’altra parte, la diminuzione del numero di Soci e l’incertezza di realizzare, a breve e medio termine, eventi di raccolta fondi sia per i nostri progetti che per la Rotary Foundation.

Allo stesso tempo ritengo opportuno dare continuità a progetti di cui abbiamo già sperimentato la validità. Verificheremo nel corso dell’anno di quali fondi potremo disporre, ma vorrei riproporre il nostro sostegno in via prioritaria all’Associazione Chiara e Francesco per la casa-famiglia di Torvaianica, alla Cooperativa Garibaldi per i ragazzi autistici e possibilmente alla Caritas sanitaria. A quest’ultima infatti verrà meno l’aiuto degli altri Club romani perché il Co.In. ha preferito quest’anno la “solidarietà alimentare” attraverso la Croce Rossa romana come progetto comune al quale dovremmo anche noi contribuire.

Non voglio però tralasciare altre attività di servizio ormai storiche, prima fra tutte lo scambio giovani lodevolmente condotto da Isabella Strippoli che spero voglia ancora darmi supporto in questo, ma anche le borse di studio per gli orfani dei caduti delle Forze Armate e dell’Ordine e gli Angeli per un giorno che il nostro Rotaract continua ad organizzare egregiamente con grande successo.

 

Concludo dicendo che in questo anno rotariano avremo delle oggettive difficoltà di percorso, ma non lasciamoci scoraggiare perché, se le supereremo con la buona volontà e la collaborazione di tutti, avremo maggior soddisfazione dall’ottenimento del  risultato.

Ricarichiamoci e andiamo avanti con l’orgoglio di appartenere ad un Club che è stato fra i primi fondati a Roma e che, nei suoi oltre 50 anni di vita, è stato ricco di testimonianze sul come “fare Rotary” insieme.

Da parte mia … ce la metterò tutta … sperando di non deludervi.

Grazie dell’attenzione.

Roma  1 luglio 2020

 

 

Giorgio Carretti

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