
Costruire nel presente. Una lettura dell’XIª edizione del Forum Legalità e Cultura dell’Etica.
di Giuseppe Varone
Venerdì 27 maggio 2022, presso la Sala Convegni della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, si è tenuto l’XI Forum della Legalità e Cultura dell’Etica, nell’importante declinazione, quest’anno, de Il Lavoro tutelato come strumento di coesione, sviluppo, crescita e benessere, in sicurezza.
Ciò che è avvenuto nel corso dell’intensa mattinata, dedicata a uno dei temi più importanti e di maggiore attualità nella nostra società, è stata innanzitutto un’eccezionale occasione di dialogo, tra professionisti, famiglie, accademici, studenti e docenti; quindi un dialogo aperto e vivace tra giovani e adulti, gli uni e gli altri entusiasti, emozionati e coinvolti.
Giornata memorabile, sia per la massiccia ed energica partecipazione degli studenti di ogni età, nel percorso compreso tra le scuole medie e l’Università, accompagnati da familiari e docenti, oltre che dai rappresentanti dei Club Rotary Padrini; sia per l’intensità degli interventi, mai retorici, piuttosto avvincenti, motivanti, concepiti a sottovento della conversazione e del dibattito con gli studenti, a più riprese concepiti come il presente e l’orizzonte di ogni nostro impegno e visione. Interventi interessanti, si diceva, del prof. Giulio Prosperetti – con la sua puntuale e partecipata lettura e interpretazione del lavoro a partire dal testo della Costituzione, in controluce alla sua esperienza di accademico e di Giudice della Corte Costituzionale – del Dott. Pierpaolo Bombardieri, Segretario Generale UIL, con un messaggio da remoto ai più giovani sul ruolo del sindacato nella necessità di fornire un nuovo corso ai più giovani all’insegna del lavoro garantito e sicuro; del Dott. Edoardo Bianchi, Vice Presidente ANCE – Lavori pubblici, con un focus sulla complessità e le criticità nel settore dell’Edilizia, senza lesinare un’apertura alle soluzioni virtuose in merito alla questione della sicurezza sul lavoro, meno o per niente note ai non addetti ai lavori; una complicità sempre crescente da parte del pubblico in platea, giovane e meno giovane, con gli interventi di figure chiave nel settore del made in Italy, come i portavoce della Barilla – Andrea Belli, Relazioni esterne Gruppo Barilla – e della Ferrari – Andrea Girotti, Amministratore del personale Ferrari SpA – con le loro Testimonianze di realtà lavorative, come esempi concreti di professionalità scandite da momenti di puro entusiasmo in merito al rispetto del lavoratore, in tutte le sue forme – nell’istruzione, la salute, la famiglia, la conoscenza, il tempo libero, tra altro – e della qualità del suo prodotto come concorso alla realizzazione di un sogno, di un ideale, quindi, incline a diventare condizione possibile nel divenire storico. E poi a seguire, in un crescendo di intensità emotiva e civile, la testimonianza tagliente e impetuosa, mordace e costruttiva di Massimo Barra, Direttore del Centro C.R.I. Villa Maraini di Roma, sul problema della droga, ossia sulla necessità di portare questa macchia insolubile in primo piano, là dove si necessita del tempo per restituire dignità e salute alla persona che si agogna salva da quell’amore letale; quel tempo, dunque, esclusivo farmaco riabilitativo e il lavoro, allora, come conquista dopo l’eventuale e faticosa liberazione. Il tutto terminato con le intelligenti e obiettive Conclusioni istituzionali del Dott. Andrea Girotti, capace di sintetizzare ogni intervento in un discorso mosso da uno sguardo non rivolto all’indietro, bensì in avanti, all’insegna, ancora una volta, dei più giovani. Al quale è seguito il breve intervento, tra altri, del magistrato Stefano Amore, autore del recente libro Ritratti del coraggio, dedicato a tutti coloro che hanno pagato con la morte l’amore e il coraggio per la legalità e la libertà.
Interventi concepiti come occasione di confronto critico e di partecipazione attiva alla realtà presente, dunque alle problematiche e alle attese del nostro tempo. Un Forum dinamico, dai tempi televisivi, data la sapiente organizzazione della Past Governatrice Patrizia Cardone e il calzante coordinamento di Christiana Ruggeri, nota giornalista del Tg2. A lei, infatti, l’impegno di gestire l’alternarsi sul palcoscenico, oltre che dei relatori, anche degli illustri ospiti ai quali è stato conferito l’Attestato di Ambasciatore di Legalità: Leoluca Orlando, sindaco di Palermo; Andrea Purgatori, giornalista e autore televisivo; e con essi Giulia Minoli, autrice di teatro e Gianmichele Gancia, come forma di ringraziamento per l’indefessa azione rotariana di grande visibilità a livello internazionale. Ciascuno con la propria esperienza, l’umiltà e lo humor precipui dei grandi, agli occhi dell’intera platea, accomunando tutte le generazioni, hanno rappresentato l’archetipo dell’impegno, della curiosità intellettuale, della necessità e della bellezza dell’avventura di un sogno, della resilienza e di ogni traguardo, che non consiste soltanto nel raggiungimento di una meta, bensì nella sua ricerca, costante e instancabile, specie se tale obiettivo corrisponde alla soddisfazione del diritto a una vita migliore, per tutti.
A seguire il momento più emblematico della matinée, ossia la premiazione dei lavori dei giovani studenti, provenienti da tutte le regioni d’Italia, con la partecipazione del Club Rotary di Gerusalemme Est, Ramalla e Betlemme, grazie alla preziosa mediazione di Gianmichele Gancia; tutte le regioni del Paese, scandite dai distretti Rotary, con ragazzi di ogni età misuratisi con la scrittura, la grafica e il video. Quest’ultima la categoria nella quale si è classificata la classe IVC dell’Istituto Tor Carbone “Alessandro Narducci” di Roma, diretto dalla Prof.ssa Cristina Tonelli, classe rappresentata sul palcoscenico dallo studente Jacopo Paparusso, autore effettivo del video dal titolo Il lavoro siamo noi, interpretato da tutti i componenti della classe, con la consulenza e supervisione del sottoscritto in qualità di referente. Istituto che ha partecipato al Concorso grazie al lavoro di divulgazione e sensibilizzazione del Club Padrino, ossia il Rotary Club Roma Eur del Distretto 2080; classe che ha partecipato e ritirato il premio con i rappresentanti del suddetto Club Padrino, l’Avv.ssa Francesca Staiti, Presidente Rotary Club Roma Eur, e il Dott. Giuseppe Cirillo, Presidente in coming. Non solo dei padrini, ma anche dei motivatori, intimamente trasportati da un tutto rorido di progettualità e giovanile freschezza, mosso da principi votati all’etica del buon senso e del progresso morale, quindi umano, civile e culturale. Dopotutto, gli studenti della IVC – che nelle persone di Jacopo Paparusso, Francesca Staiti, Giuseppe Cirillo e del sottoscritto, hanno ricevuto il nobile riconoscimento da Gabriele Andria, Governatore del Distretto 2080 – con il loro lavoro hanno voluto raccontare proprio di quanto il lavoro debba essere innanzitutto fonte e motivo di dignità; di quanto, cioè, ad ogni età, geografia e momento storico, dietro al lavoratore debba esserci la persona. Il lavoro sono io. Il lavoro siamo noi: così recita il video al quale è stato riconosciuto un valore. E con l’eredità morale e spirituale dell’XIª edizione del Forum del 27 maggio, con la persuasione di aver collaborato alla costruzione di qualcosa dalla longue duree, si può affermare di essere stati tutti uniti, fieri e orgogliosi di farne parte, e ancor più di desiderare di tornare ad esserci, per fare ancora, sempre meglio, per la gioia di rappresentare il germoglio di una visione del mondo nuova e multanime, grazie all’inestimabile contributo dell’incontro con l’altro al di là da noi.