
Il 13 dicembre 2018, presso la loro sede, l’Hotel dei Congressi, a Roma, i Soci del Rotary Club Roma EUR, ed i loro ospiti, si sono riuniti in un incontro serale, che si è sviluppato attorno al tema
“Percorso nell’arte Figurativa, dalla copia d’Autore all’iperrealismo: incontro con i maestri Ettore Antoniozzi e Francesco Mirarchi.
Presenti i maestri Ettore Antoniozzi e Francesco Mirarchi, nonchè, in gradita visita, il rotariano Prof. Gaetano Giunta, ordinario di Telecomunicazioni all’Università Roma Tre, Dip. di Ingegneria, Proveniente dal Rotary Club di Pisa-Pacinotti, il Presidente del Club Rocco Recce ha proceduto ad una breve presentazione dei maestri ospiti, dei quali si ritiene opportuno tracciare un sintetico profilo professionale.
Ettore Antoniozzi è nato a Roma.
Precocissimo, ha evidenziato fin dall’età di 6 anni, assieme al fratello gemello, le sue capacità artistiche, contribuendo, con i suoi disegni, all’allestimento di una mostra al Palazzo delle Esposizioni, a Roma.
A dieci anni, la sua prima commissione.
Ma è a 14 anni che ha cominciato quella che sarebbe divenuta, in seguito, la sua attività principale, ossia la riproduzione ad olio su tela delle opere dei più importanti maestri dell’arte pittorica. Non disdegnando, bisogna aggiungere, di produrre anche opere interamente “sue”.
Francesco Mirarchi ha capito sin dall’inizio quale fosse il suo destino professionale, l’arte, ed ha frequentato con profitto il Liceo artistico, conseguendo il diploma a pieni voti e cominciando a lavorare nel campo dei ritratti a matita e a carboncino.
Ma l’arte è anche … musica e, abbandonata, per un periodo, quella figurativa, si è dedicato ad essa, conseguendo 3 lauree al conservatorio ed intraprendendo, in seguito, la carriera concertistica e didattica.
Ma, siccome il primo amore non si scorda mai, da qualche anno, il maestro ha ripreso l’attività figurativa, con attuale orientamento alla pittura iperrealista.
Presente ad importanti mostre, collettive e cataloghi di prestigio, riscuote un ottimo consenso del pubblico.
La serata si è svolta in serena amicizia, come al solito, e, quando tutti noi ci aspettavamo un “discorsetto solo a voce”, in una sala stranamente non provvista di proiettore, il Presidente Rocco Recce ha tirato fuori il classico “coniglio dal cilindro”: con sorpresa di tutti, ci ha invitato a trasferirci nella “sala Dante” dell’Hotel, nella quale ci aspettavano “in mostra” alcune tra le più importanti opere dei 2 maestri.
Insomma, le opere erano venute a farsi ammirare dai Soci del Club, all’inverso di quanto avviene, di solito.
Una bella sorpresa del Presidente, molto apprezzata, al quale va un significativo riconoscimento per l’impegno organizzativo che ciò ha comportato: grazie Rocco.
Ed adesso, la “mostra” per la gioia di condividerla con alcuni dei Soci che, per motivi vari, non avevano potuto partecipare.
Ad un certo punto, tra le foto, abbiamo trovato anche l’altra MUSA del maestro Mirarchi, la musica,
circostanza da ricollegare al fatto che egli è l’insegnate di mandolino di Laura, figlia del nostro caro Amico Socio Renato De Santis
che certamente, tra non molto, assieme al suo maestro, ci farà ascoltare un brano di qualche famoso motivo napoletano: altrimenti che mandolino sarebbe?
La serata è proseguita con la tradizionale consegna del gagliardetto del Club ai due maestri che, GENEROSAMENTE, hanno donato al Club 2 opere.
Il presidente Rocco Recce ha informato i Soci che esse saranno assegnate in dono ai possessori dei biglietti estratti nella lotteria che il Club organizza il 20 dicembre 2018, in occasione della “Festa degli Auguri”. Com’è noto, il ricavato della vendita dei biglietti è destinato ai Progetti del Club.
Anche questo è un particolare da sottolineare nella bella serata trascorsa. A presto.
Alfredo D’Amato