
Mi ero ripromesso di riservare un sostegno alle iniziative della Fondazione Internazionale Don Luigi di Liegro, per cui non ho l’animo di restare indifferente alla sua attività verso le persone in difficoltà, specie in ambito di salute mentale, che richiedono aiuto, sopraffatte, così come sono, da una società che persevera nel generare emarginazione.
Mi ha particolarmente turbato l’inadeguatezza degli interventi pubblici di aiuto non sempre capaci di offrire quel supporto concreto dovuto alle persone colpite da disagio psichico e soprattutto atteso dalle loro famiglie che troppo spesso, …se non addirittura ….sistematicamente, vengono lasciate tragicamente sole di fronte ai problemi immani che il disturbo manifesta e che la stampa quotidianamente ci consegna nella sua crudezza.
La Fondazione Di Liegro pur nella consapevolezza della smisurata dimensione dei problemi, persegue tenacemente, ormai da tre lustri, un progetto denominato “Volontari e Famiglie in Rete per la salute mentale” per realizzare e sviluppare una rete di supporto alle persone con disagio psichico e ai loro familiari, nella consapevolezza che il rafforzamento dell’ambiente familiare può fornire un fondamentale aiuto indiretto alla persona sofferente. L’obiettivo è quello di favorire l’inserimento sociale, di permettere l’attuazione di un percorso terapeutico e di diffondere una maggiore conoscenza e consapevolezza delle modalità utili ad affrontare il disagio psichico. (https://www.fondazionediliegro.com/ )
In questi giorni (*) prende avvio un nuovo ciclo di preparazione dei volontari che la Fondazione svolge annualmente sotto la guida di psichiatri, di docenti universitari, di responsabili dei Dipartimenti di Salute Mentale delle ASL di Roma, e dei rappresentanti di associazioni di familiari. La formazione delle persone animate dallo slancio volontaristico è assai rilevante – dicono alla Fondazione – per consentire di affinare la loro esperienza e per mettere in evidenza i punti di forza e la capacità di far fronte in maniera positiva agli eventi traumatici degli assistiti, mettendo in atto un appropriato sostegno tramite una comunicazione non intrusiva ma empatica verso i familiari e gli stessi soggetti sofferenti.
Ai corsi organizzati dalla Fondazione possono partecipare anche semplici cittadini che scelgono di impegnarsi come volontari in questo settore. Una semplice visita al sito https://www.fondazionediliegro.com/ ci farà riconsiderare il nostro atteggiamento verso la “persona con disagio” che, in una fase della sua vita, può essere attraversata da un problema psichico.
Raffaele Morrone
(*) Il corso è iniziato il 19 ottobre e terminerà il 25 gennaio 2020. Qualche giorno di ritardo potrà essere recuperato con la buona volontà. Ma le forme di aiuto sono comunque molteplici e diversificate.