
Ieri sera, 12 ottobre 2017, i Soci del Rotary Club Roma EUR si sono riuniti nella Sede del Club, all’Hotel dei Congressi.
Sotto l’attenta supervisione del Prefetto Francesca Staiti, si è svolta una serata gradevole tra amici, che ha concorso a riprendere frequentazioni ed attività dopo la pausa estiva ed alcuni Interclub ed occasioni di incontri effettuati “fuori Sede”.
Una serata tranquilla, come dicevo, nel corso della quale, 2 Soci, Raffaele Morrone, già magistrato e … con tante altre attività e Federico Pisani, avvocato e con … tante altre attività, hanno raccontato, in breve, qualcosa delle loro “vite professionali”.
Non c’era, ovviamente, il tempo per ascoltare le numerose esperienze della lunga vita professionale di Raffaele, ma, alcune di esse, nelle quali si è mescolato il “personale” al “professionale”, ci hanno colpito: è di altri tempi l’immagine del nostro caro amico Raffaele che fa il suo dovere di “ispettore del lavoro”, aggirandosi, di notte, per le vie deserte di una città, assieme ad un carabiniere; oppure delle “contrastanti emozioni” tra lui ed i suoi genitori, in occasione dell’annuncio dei suoi primi successi professionali.
Anche se la vita professionale di Federico, al confronto con quella di Raffaele, è solo all’inizio, tuttavia, il Nostro, anche lui, ha suscitato interesse: un giovane coraggioso, pieno di interessi diversificati e di aspettative, che non si accontenta di vivere, al sicuro, una realtà professionale cauta, ma si mette in gioco, con impegno e sacrificio, alla ricerca di prospettive di lavoro più personali e di maggiore levatura.
Li accomuna, a mio avviso, il non accontentarsi dell’ovvio, del sicuro, ma il bisogno di aver ricercato (a suo tempo, il primo), di ricercare (adesso, il secondo) qualcosa che risponda maggiormente alla realizzazione del loro personale “sentire e volere”.
Una cosa, invece, sempre a mio avviso, li distanzia ed è il “tempo” che il primo ha in gran parte vissuto ed il secondo si avvia a vivere.
Per Raffaele, il tempo delle “regole”, forse perfino un po’ troppo rigide, misurate al tempo d’oggi: come si può perseguire legalmente un fornaio che “infrange le regole” lavorando di notte? Ma che lavori! Meno male! Quando vuole, visto che può!
In quale mondo si trova a vivere Federico, dopo che la Legge, inclusa quella nella quale lui opera, il Diritto del Lavoro, è sempre più “incerta”? Gli articoli di Legge sono rimasti immutati ed, a leggerli, sembrano perentori. Poi, ci si accorge che, in relazione ad essi, si può fare di tutto: quello che prescrivono ed, esattamente, il loro contrario, con il concorso della Comunità Europea, della Giurisprudenza e dei Governi, mossi da prospettive diverse, del tutto distanti dal diritto elementare del Lavoratore.
Ma, di questo, spero, ci sia occasione di parlare!
Alfredo D’Amato