
A Nord di Roma, fra l’Umbria, il Lazio e l’Abruzzo, fra dolci colline, ricoperte di querce ed ulivi, si trova la “verde” Sabina, una regione particolarmente nota per le sue vicende storiche di circa 2.300 anni or sono, che hanno visto la contrapposizione, prima, e poi l’unione, dopo, fra il fiero popolo Sabino e gli incontrastabili Romani.
Il 24 giugno 2017, nella sua residenza di campagna, sita nel cuore di questi splendidi luoghi, presso Torri in Sabina, l’ing. Domenico Concezzi, Past President del Rotary Club Roma EUR, ripetendo una tradizione annuale, ormai ventennale, ha organizzato il Sabina Party, Evento che ha visto la partecipazione di numerosi Soci del nostro e di altri Rotary Club, accompagnati dai loro ospiti.
Hanno partecipato, numerose, le amiche dell’Inner Wheel Roma Eur Centro, con la loro Presidente Giulia Faberi Cafasso. Per il Rotary International Distretto 2080, ha partecipato Alessio Marino, Assistente del Governatore Claudio De Felice. Presente il Sindaco di Torri in Sabina, Michele Concezzi.
Ha introdotto l’Evento, che si è svolto all’ombra di querce secolari, circondati da ulivi ed alberi di frutta, il nostro generoso ospite Domenico Concezzi:
circondato dalla gioiosa partecipazione dei presenti:
Nel corso dell’Evento è stato festeggiato il compleanno del Socio Past President Umberto Fratini:
A seguire, Domenico e Paola Concezzi hanno festeggiato il felice raggiungimento di un davvero ragguardevole “traguardo di coppia”: i 58 anni di matrimonio.
A questo punto, la Presidente Elsa Martinelli ha rivolto al nostro “ospite” il seguente messaggio :
Ha fatto seguito il discorso che la Presidente Elsa Marchitelli ha rivolto a tutti i presenti, che riportiamo di seguito:
“Cari Amici, gentili ospiti,
devo innanzitutto ringraziare a nome del club e mio personale il nostro ospite Domenico che, con grande generosità e profondo senso dell’amicizia, ci ha permesso di realizzare il passaggio di campana in questa magnifica cornice. Non posso fare a meno di citarvi un breve articolo di John Germ apparso sull’ultima Rivista Rotary: 40 anni fa un club californiano si è visto annullare l’atto costitutivo per aver ammesso tra i soci 3 donne. Per nulla scoraggiati, questi “reprobi” hanno creato nuovi distintivi ed hanno continuato a lavorare come sempre. Proprio vero, il Rotary è una malattia infettiva cronica e incurabile. Solo 10 anni dopo il RI, attraverso il Consiglio di Legislazione, mise fine allo status del Rotary in quanto organizzazione di soli uomini. Oggi le rotariane sono oltre 240.000; esistono ancora sacche di resistenza al cambiamento di pochi nostalgici che non riescono ad immaginare un Rotary diverso da quello di un tempo. Io credo che per continuare a far vivere il Rotary bisogna accettare il cambiamento che il travolgente progredire dell’umanità porta con se’ e riconoscere che il Rotary ha bisogno, oggi più che mai, di accettare diversità e molteplicità. Questo vi ho detto perché mi sento di dover ringraziare tutti per avermi accolto, prima donna del Rotary Club Roma EUR, e mi ha permesso di crescere e di “infettarmi” anch’io, contagiata dal virus del service Rotariano. Mi ha dato fiducia proponendomi la presidenza ed io, non senza remore e timori ho accettato, costituzionalmente permeata da quello spirito di servizio che ha guidato tutta la mia carriera professionale. Tutto ciò mi ha dato una carica enorme, mi ha spinto ad agire, consolidando posizioni già tracciate, ad ideare progetti, a rafforzare i legami tra noi e con altri club. Mi ha sostenuto nei momenti di difficoltà e mi ha permesso di superare rammarichi ed amarezze che ogni carica porta inevitabilmente con sè. Non vi enumero uno ad uno iniziative e progetti ma devo sottolineare che tutto ciò che il nostro club ha realizzato quest’anno è stato possibile seguendo le orme di chi mi ha preceduto, con l’appoggio incondizionato di tutti i soci, nessuno escluso. Solo attraverso questa entusiastica partecipazione possiamo vantare con orgoglio il considerevole aumento del numero dei soci (da 36 a 51), in gran parte dovuto al “travaso” dei giovani del RAC ( anche questo lavoro di gruppo di alcuni di noi), la creazione di un Interact (impossibile senza l’intensa opera di Soci interattivi con gli istituti scolastici), la partecipazione al Concorso scolastico distrettuale e alla Maratona di Roma con un nostro runner, l’adesione a due Global Grant, la messa in rete di un meraviglioso sito Internet e l’intensificata opera di visualizzazione attraverso i Social e i Siti costituzionali, l’organizzazione di gite e di Interclub, primi tra tutti quelli, riuscitissimi, con i nostri gemelli bulgari e tedeschi. E proprio l’entusiasmo per l’ottima organizzazione offerta a questi ultimi ha ispirato la loro incondizionata adesione, che supera le nostre più rosee aspettative, al Progetto di Restauro delle statue seicentesche della Basilica di S.Martino ai Monti, primo Progetto in questo ambito del nostro Club la cui messa in opera mi renderebbe particolarmente orgogliosa e sarebbe il coronamento dell’intenso lavoro fatto. Mi aspetto che, a fronte dell’ impegno dei nostri Club gemelli di restaurare da soli una delle due statue, il Club possa realizzare il restauro dell’altra. E come non citare il lavoro dei nostri avvocati e magistrati che con grande pazienza hanno elaborato, su richiesta delle istituzioni rotariane, le modifiche a Statuto e Regolamento dettate dalle decisioni del C. D. Vedete, al momento di assegnare le P.H. voglio esprimere quello che sento dal profondo del cuore: tutti meritereste questa onorificenza, il conferimento solo ad alcuni è dettato dalla necessità di non sprecare risorse destinate a realizzare progetti. Mi devo quindi limitare ad un grazie esteso anche alle persone che hanno lavorato senza pubblicità: la nostra insostituibile Raffaella e l’Assistente del governatore, grosso titolo che non dice nulla della incondizionata disponibilità del nostro Alessio, sempre presente con il suo bel sorriso e la sua competenza.E grazie anche alle amiche dei due Club di Inner Wheel, che mi hanno sempre sostenuta ed incoraggiata.
Credo che Carla Lendaro, la President Incoming che sta per subentrare alla guida del Club, farà tutto meglio di me e farà sicuramente di più con l’aiuto di tutti. Io ho fatto del mio meglio, lavorando con la consapevolezza di aver di aver operato secondo il primo degli obiettivi rotariani: promuovere e sviluppare relazioni amichevoli tra i soci finalizzate a servire gli interessi generali. In questo almeno mi sembra di non aver fallito. Grazie a tutti”
Certamente, per modestia, la Presidente non ha citato la concreta prospettiva, a breve, dell’attribuzione al nostro Club dell’Attestato Presidenziale da parte del Rotary International, a coronamento di 1 anno di “ben fare”.
Infine, vogliamo aggiungere, sia a merito personale di Elsa Marchitelli, sia a merito personale dei singoli Soci, la serenità, l’affetto ed il rispetto reciproco fra i Soci stessi, che fanno di questo Club una Associazione meritevole di essere frequentata.
E’ seguita, a questo punto, l’assegnazione, effettuata in ordine alfabetico, dei seguenti 4 riconoscimenti PAUL HARRIS FELLOW:
“Ad Alfredo D’Amato, per l’intenso e appassionato lavoro svolto in puro spirito di service e indirizzato allo sviluppo di attività informatiche che hanno aumentato la visibilità del Club.
Per averci dotato di un Sito Internet di grande livello, completo ed esaustivo, e, grazie al tuo continuo lavoro, costantemente aggiornato.
Sempre attento e disponibile, conscio delle difficoltà generazionali di molti di noi, fattivo e solerte, pronto a risolvere con la tua grande competenza i non pochi problemi cui la nuova gestione informatica del Rotary ci ha esposto.
Mi sono più volte posta la domanda: come avremmo fatto senza di te?
Grazie, Alfredo”
“Al Past President Francesco Martino de Carles: per la fattiva opera svolta nell’anno della tua Presidenza in cui hai tracciato i solchi che hanno guidato e facilitato la mia attività di quest’anno.
Per aver continuato con slancio e dedizione ad operare all’interno del C.D., fornendo preziosi consigli di tipo amministrativo e gestionale.
Per averci fatto vivere momenti indimenticabili attraverso visite e serate dedicate al magico mondo del cinema.
Per la perfetta organizzazione degli Interclub all’estero che ci hanno consentito di conoscere persone e luoghi meravigliosi.
Per la tua signorile cordialità e disponibilità offerta in ogni occasione (compresa quella dei nostri menu, delizioso frutto del tuo personale impegno).
Grazie, Francesco”
“A Raffaele Morrone: per il profondo spirito di appartenenza dimostrato in molte occasioni, da vero Rotariano, esempio di impegno continuo e silenzioso.
Per l’indispensabile opera di organizzazione, arricchita dalle tue competenze professionali, che ha permesso negli anni di mantenere costanti i contatti con il club gemello di Monaco.
Per esserti speso senza risparmio, al di sopra di esigenze personali e familiari, per regalarci Interclub indimenticabili, come quello di quest’anno.
Per la tua innata modestia che ti porta ad attribuire ad altri i frutti del tuo impegno.
Grazie, Raffaele”
“Ad Isabella Strippoli: per aver partecipato alle attività inerenti alla scuola e soprattutto per aver messo a frutto la tua esperienza nella creazione del nostro Interact e la pianificazione della sua attività.
Per il tuo impegno nel mantenere vivo l’interesse dei ragazzi stimolando il loro senso di appartenenza alla grande famiglia Rotariana.
Per la ventata di giovanile entusiasmo che hai portato nel Club e per l’affettuoso incoraggiamento che mi ha sostenuto nei momenti di stanchezza.
Grazie, Isabella”
Per cui la “squadra” dei premiati ha posato in un ricordo con la Presidente.
E siamo giunti al momento “clou” della giornata, il Passaggio del Collare del Rotary Club Roma EUR dalla Presidente in carica Elsa Marchitelli alla Presidente Incoming Carla Lendaro …
A tal punto è intervenuta Carla Lendaro Nuova Presidente del Rotary Club Roma EUR, che ha pronunciato il seguente discorso di insediamento:
“Cari Amici,
ringrazio Domenico per la magnifica accoglienza riservataci ed Elsa per il buon lavoro espletato in questo anno e per avermi passato simbolicamente col collare un Club di cui andare fieri.
Sono profondamente onorata di far parte di questo Club e di questa Organizzazione, dove, è bene ricordarlo, si è ammessi solo dopo attenta valutazione basata sull’eccellenza professionale e morale. Quindi, già orgogliosa dell’appartenenza, lo sono ancora di più ora che mi chiedete di rappresentarVi e spero di farlo al meglio.
Il nostro è un Club importante: il quinto a Roma. Durante la mia presidenza festeggeremo i cinquanta anni dalla fondazione. Vi anticipo che uno tra i miei impegni sarà quello di occuparmi dei festeggiamenti; desidero sia un evento importante per noi e anche per i nostri due Club gemelli, Munchen Friedensengel e Sofia Sredets, che abbiamo invitato.
Con i suddetti Club gemelli abbiamo progetti in fieri che sarò lieta di seguire. Ci saranno altri progetti, di cui Vi informerò nella relazione programmatica, poiché il nostro è un club vitale e vivace.
In passato abbiamo sofferto di abbandoni e incomprensioni, rischiando di rinchiuderci in noi stessi ma ora tutto ciò sta cambiando. Certo, problemi ci saranno sempre. Siamo animali sociali, abbiamo bisogno di vivere insieme agli altri e la dinamica di qualsiasi gruppo umano implica anche litigi e sofferenze, ma si soffre se ci si vuole bene e quindi si può superare tutto, se siamo “puri di cuore”.
Noi senza le altre persone abbiamo una vita incompleta e del resto la nostra specie si è evoluta grazie alla specializzazione del lavoro nell’ambito dei vari gruppi sociali: quale associazione meglio del Rotary esprime tutto ciò? Le persone sono valorizzate a seconda delle personali capacità e più il Club è vario come composizione meglio è. In questo oggi il nostro Club eccelle. Abbiamo una forte rappresentanza femminile – ricordiamo che stiamo compiendo i trenta anni delle donne nel Rotary, abbiamo ampia varietà professionale e di alto livello, abbiamo una vasta gamma di età dei soci. Proprio nell’ottica di questi particolari aspetti mi propongo di promuovere interventi di conferenzieri, serate di interclub e, se possibile, seminari di discussione.
Non è facile unire in un gruppo persone così diverse per tipologia e accoglierne di nuove. Sappiamo che più si sente l’appartenenza al gruppo, più sussiste il rischio di vedere chi ne è fuori come un “nemico” o, nel migliore dei casi, come un “intruso”. Con gioia, devo dire che questo rischio noi lo abbiamo superato con successo, considerando le ultime acquisizioni di ben quattordici soci poco sopra i trent’anni. Mi impegno, come Presidente, ad accompagnarli nella crescita rotariana e, anche per questo, confido moltissimo in ognuno di Voi.
Vi ringrazio nuovamente e propongo un brindisi per il nostro amato club.
Ricordiamo, “il Rotary fa la differenza”!”
Il racconto di questa splendida e felice giornata prosegue con alcune delle immagini più significative, che fedelmente la illustrano.
Conclusione di una splendida giornata ed inizio di una stimolante NUOVA ANNATA ROTARIANA.
BUON ROTARY A TUTTI!!!