
Sarà un bella sfida, sabato 28 settembre, il confronto che già si profila dall’esito assai incerto tra le Antiche Officine Borboniche di Pietrarsa ormai sede del Museo Nazionale Ferroviario e la non lontana pizzeria, pronta a sfornare per noi ristoratrici e fragranti pizze napoletane.
La visita alle Officine di Pietrarsa, che sono state la prima fabbrica italiana di locomotive, di rotaie e di materiale rotabile, cattureranno la nostra attenzione; esse non sono prive di suggestione se solo pensiamo che nacquero nel 1840 come Reale Opificio Borbonico di Pietrarsa, e sono state in funzione fino al 1975; ma la sosta alla rinomata Pizzeria di Salvo, a giudicare dai lusinghieri consensi già ora raccolti, farà certamente il pari a tanta storica rimembranza della prima ferrovia italiana, che, nel Regno delle Due Sicilie, muoveva da Napoli a Portici, nel 1839.
Anche la “pizza napoletana” nondimeno ha i suoi pregi da offrire ai visitatori.
La pizza napoletana, dalla pasta morbida e sottile, ma dai bordi alti, è intesa, ovunque nel mondo, come la pizza italiana per eccellenza e definizione. Non per nulla, nel 2017, l’arte del pizzaiuolo napoletano, di cui la pizza napoletana è il prodotto tangibile, è stata dichiarata dall’UNESCO come patrimonio immateriale dell’umanità.
La Pizzeria Salvo, così come minuziosamente descrive il programma della gita, si capisce che è schierata a difesa di cotanta distinzione. Per esaltare il sapore dell’impasto, che lievita 24 ore, seleziona i migliori prodotti del mercato, li circonda di sapori autentici e sceglie tutte le materie prime che impiega per comporre un menù di qualità, privo di prodotti industriali, ma ricco di fragranze racchiuse in ogni singolo ingrediente, acquisito direttamente dal produttore.
Allora, ci attende alla prova il vero sapore napoletano, quello della tradizione, sfizioso e stuzzicante !!
IL MENU’ OFFERTO DALLA PIZZERIA SALVO
– Antipasto a scelta tra:
n.1 FRITTATINE DI PASTA E PATATE (pasta di Gragnagno igp Mischiato potente del Pastificio dei Campi, patate della Comunità del Cibo Slow Food del Taburno, mozzarella di bufala affumicata del Caseificio Barlotti, Parmigiano Reggiano DOP stagionato 30 mesi di Malandrone 1477 Modena, pepe)
n.1 Crocchè di Patate con ripieno mozzarella di bufala affumicata del Caseificio Barlotti
–Pizza a scelta tra:
– MARGHERITA: pomodori pelati San Marzano DOP Agrigenus, fior di latte del caseificio Golino&Bellopede, olio extravergine d’oliva monocultivar Ravece BIO Zahir di San Comaio, basilico.
– MARINARA: antichi pomodori di Napoli Miracolo San Gennaro, origano selvatico di Musomeli, aglio di Sulmona Gibì Agricola, olio extravergine d’oliva Diesis Dop Colline Salernitane del frantoio Torretta, basilico.
– COSACCA: pomodorino di Corbara Corbarì, pecorino bagnolese della Cooperativa Agricola Pecorino Bagnolese, olio extravergine d’oliva biologico DOP Colline Salernitane di San Salvatore, basilico.
– Dolce
– ZEPPOLE di S. Giuseppe: dolci graffette ricoperte di zucchero e aromatizzate al vino marsala, bucce di arancia e bucce di limone.
Buon Appetito
dal Presidente Raffaele Morrone

Le carrozze del primo treno Napoli – Portici

Pizza Margherita

Ripieno fritto