
In data 14 ottobre si è tenuta presso l’Hotel dei Congressi la conviviale serale che è stata molto interessante e fattiva grazie alla presenza non solo dei soci ma di molti ospiti invitati dalla Presidente Francesca Staiti che nella sua relazione programmatica ha evidenziato che una sfida che il Club deve affrontare è la conservazione dell’ organico effettivo del Club che va coinvolto e motivato attraverso la consapevolezza, la formazione e i progetti di servizio per invertire la tendenza che ha visto una significativa flessione . Guardare alle nuove dinamiche della Società che cambia, alle modalità di connessione attraverso le nuove tecnologie, i social media, il web e soprattutto alle nuove generazioni, per attrarre nuovi Soci. E’ importante connettersi con le nuove tendenze che si impongono con tale velocità che ciò che era attuale solo pochi anni fa ora non lo è più al fine di rinnovare i Club e creare un nuovo modello di Rotary . Importante il coinvolgimento delle famiglie, di nuovi soci più giovani e del Rotaract e una nuova modalità di partecipazione dando maggior risalto alle attività di servizio ,al volontariato, alla raccolta fondi piuttosto che alla frequenza alle riunioni mensili. Tutto ciò è stato fortemente auspicato dalla nostra infaticabile Presidente nonché dalla Presidente della Commissione Effettivo Elsa Marchitelli che ha proposto a ciascun socio di presentare un amico disposto a porre la propria professionalità al servizio del prossimo e che abbia ben chiaro il valore fondante che“ al Rotary si dà e non si riceve”. Alla serata erano presenti la Presidente Incoming Weel Club Roma Eur Centro Ginevra Conti Odorisio che ha fatto un saluto e un grande apprezzamento al Club ringraziando per l’invito e il Presidente Incoming del Rotary Club Tivoli Dragone Gianfranco. Presente anche l’aspirante socio Mauro Monaco ,che aveva iniziato a frequentare il Club prima della pandemia ,il quale ha fatto cenno brevemente al suo curriculum e alle motivazioni della sua richiesta di entrare a far parte della famiglia rotariana. Motivazioni che sono il perno del Rotary :pronto ad agire nell’interesse degli altri, offrendo sostegno e supporto nella comunità. Relatori della serata sono stati il Cappellano dell’Università Europea di Roma, Padre Nicola Tovagliari con il quale già nell’anno precedente si è avviato un progetto di sostegno e di volontariato legato al Progetto internazionale “ Angeli per un giorno “ed il Cappellano del Carcere di Roma Regina Coeli Padre Vittorio Trani con il quale proseguirà il progetto in favore dei detenuti con varie azioni. Ha preso la parola Padre Nicola che ha posto l’accento sull’importanza del progetto, nato nel 2000 in Italia dall’incontro di alcuni studenti universitari con una Comunità di Missionari della Carità di Madre Teresa di Calcutta ,mutuato dal Messico, attivo da 20 anni che vede coinvolti giovani dai 16 ai 28 anni dell’Università Europea di Roma e rivolto ai bambini che vivono situazioni di marginalità, disagio sociale o di povertà che sono in affidamento presso case -famiglia o anche degenti in strutture sanitarie. A dare il nome al progetto è la sua missione .I volontari sono Angeli per un giorno, infatti i giovani con il loro entusiasmo, creatività e generosità e con la necessaria formazione diventano per i bambini un esempio e un modello da imitare. I bambini infatti vedono e replicano le loro azioni . Aspettano il loro Angelo con il quale si è instaurato un rapporto di fiducia e di rispetto e dal quale ricevono attenzione e tanto affetto. E’ un progetto complesso i cui risultati sono racchiusi nelle parole – Sorridi. Sogna. Vola – Emozionante il racconto di Padre Nicola. Ha poi proseguito Padre Vittorio, conventuale francescano, impegnato nel carcere romano dal 1978, in cui svolge l’attività di cappellano storico al servizio dei detenuti. Sempre vicino ai problemi del Penitenziario è Presidente della Onlus Vo.Re.Co. Volontari di Regina Coeli con due spazi pastorali. Il primo è il Carcere con tantissimi volontari che svolgono diverse funzioni. La più impegnativa è l’assistenza, che richiede presenza costante per garantire massima vicinanza ad un settore preciso del carcere : sostegno morale, colloqui, ascolto e aiuto materiale. Molti detenuti sia italiani che stranieri non hanno alcun appoggio familiare e hanno costruito tutto il loro mondo all’interno del carcere e c’è sempre la necessità dei beni più urgenti. Il secondo spazio costruito è il Centro di appoggio alla dimensione carceraria, che si trova nel Centro Storico di Roma, sul Lungotevere, che non è solo il punto di riferimento di ex detenuti ma anche per le persone che vivono ai margini della Società in condizioni di estrema difficoltà. In una intervista .a chi gli ha chiesto se ci sia un punto di contatto con la sua formazione sacerdotale e il compito che svolge ha risposto che il sacerdote,” se è abbastanza motivato e crede nella propria scelta di vita, trova il suo posto in qualsiasi campo dell’ Apostolato. Con il tempo poi è probabile entrare maggiormente in sintonia con un preciso ambiente come è successo a me con quello carcerario. Sul mio percorso di vita dopo 25 anni feci una sintesi per giungere alla conclusione che non c’è campo apostolico più importante per un sacerdote delle carceri” Anche tali testimonianze hanno lasciato nei conviviali forti emozioni e l’impegno di essere ancora più incisivi negli aiuti ai progetti del Carcere. Che dire, una serata che ha fatto dimenticare i quasi 2 anni di restrizioni vissute dal Club, organizzata in maniera ineccepibile in ogni suo dettaglio dalla nostra determinata, appassionata e raffinata Presidente Francesca affiancata dal Consiglio Direttivo ,dalle Commissioni e dai singoli Soci.
Alla prossima……
Lucietta Iorio