
Giovedì 13 Luglio 2017, presso la Sede del Club, l’Hotel dei Congressi in Roma, si è svolta la Conviviale dei Soci del Rotary Club Roma EUR dedicata alla “PROGRAMMATICA”.
Con questo temine, presso il nostro Club, viene indicata la Relazione Introduttiva dell’anno rotariano appena iniziato. Il documento “Programmatica 2017-2018” è pubblicato sul “presente” Sito Internet rotaryromaeur.it, alla sezione CLUB, annata rotariana 2017-2018, ed ad esso si rimanda per una completa ed esaustiva lettura.
Nel seguito, diamo un “cenno” della lettura che la Presidente Carla Lendaro ne ha fatto durante l’Evento, tracciando una panoramica sulla situazione attuale del Club e sugli obiettivi che lo stesso si ripromette di raggiungere nel corso della nuova annata.
Cogliendo l’occasione per presentare il Consiglio Direttivo, riunito al “tavolo della Presidenza”, la dott.ssa Lendaro ha comunicato la composizione delle Commissioni del Club per la sua annata rotariana. Ha descritto le attività che si prefigge di adempiere ed effettuato una “analisi della situazione del Club” , con alcune considerazioni sul recente incremento dell’Effettivo, particolarmente positivo nel caso del nostro Club, con l’ingresso di numerosi giovani Soci, quasi tutti provenienti dal nostro Rotaract. Risultato lusinghiero, che pone a fronte, comprensibilmente, l’esigenza di un attento impegno nell’integrazione e nell’affiatamento dei nuovi Soci con quelli già facenti parte del Club. In generale, ha raccomandato a tutti la massima partecipazione alle attività di Club, auspicando che tale partecipazione, il cui valore è misurato numericamente e monitorato dal parametro Assiduità del Rotary Distretto 2080, raggiunga una adeguata dimensione. Un valore “alto” di tale parametro indica che i Soci si incontrano, agiscono, operano: in una parola, che il Club vive.
Tra i Progetti di Club, ha confermato il restauro di due statue in gesso che si trovano nella chiesa di San Martino ai Monti in Roma, una, quella di S. Pietro, a cura del nostro Club, l’altra, quella di S. Paolo, a cura del Club gemellato di München Friedensengel.
Quindi, ha comunicato ufficialmente che, nel corso della nuova annata, durante la quale festeggeremo il 50° anniversario della Fondazione del nostro Club, riceveremo la visita dei nostri due Club gemelli: il Munchen Friedensengel (dopo la loro visita del 2017, i nostri amici, entusiasti dell’ultimo incontro, hanno affermato che Roma è troppo bella e c’è ancora tanto da vedere!) ed il Sofia Sredets.
Infine, ha dato notizia della visita che il President Interact Rotary EUR Gianlugi Cirillo ha effettuato al Rotary Club di Woodbridge (Toronto – CANADA). Da tali contatti sta emergendo l’ipotesi di realizzare un altro gemellaggio tra l’Interact Club Roma EUR e l’Interact Club di Woodbridge (Toronto).
Nell’immagine, accanto a Gianluigi Cirillo, la presidente dell’Interact Club di Woodbridge: Aaliyah Timothy.
A fianco dei due Presidenti Interact, ci sono la Past President Renata Pancini e il Presidente Miguel Petrucci.
Proseguendo nella Programmatica, ha ricordato il Progetto in corso Global Grant con il Club di Sofia Sredets, la prosecuzione dell’impegno nel Concorso Scolastico “Legalità e cultura dell’etica”, la nuova partecipazione al Programma per il riconoscimento dell’Attestato Presidenziale (appena ottenuto per l’anno 2016-2017), per confermare la buona reputazione del nostro Club, la prosecuzione dei contatti già avuti con il Municipio VIII ex XI per l’Ampliamento del numero dei posti macchina (a costo zero), la prosecuzione della presentazione del Programma di Prospettive Professionali ai giovani, con il supporto del nostro validissimo Rotaract.
Come fatto nell’anno appena trascorso, parteciperemo alla Maratona di Roma del 2018 con un nostro “runner” e continueremo a dare il nostro Sostegno alla Fondazione Agrò.
Un altro Progetto è stato individuato nella Donazione di una apparecchiatura diagnostica medica ad associazione o ente “no profit” da individuare.
Concludendo la carrellata sui Progetti della nuova annata rotariana, ha dato notizia di una ulteriore importante iniziativa, il “Progetto Endometriosi”, alla realizzazione del quale si auspica di coinvolgere altri Club. Tale Progetto consiste nell’informare le donne affette da endometriosi, malattia altamente diffusa e di notevole costo sociale, sulle possibilità terapeutiche, non solo chirurgiche, ma anche connesse al cambiamento dello stile di vita e della personale risposta neuropsicofisica allo stato di stress cronico in cui vivono. Si tratta, quindi, di un Progetto dell’Area della salute nel quale vengono applicati anche principi di sostenibilità: quegli stessi principi grazie ai quali il Rotary si distingue dalle organizzazioni di pura e semplice beneficenza. Si tratta di un Progetto con effetti di elevata visibilità per il nostro Club, il cui costo economico è stimato essere molto basso o, addirittura, pari a zero, sopratutto per il disinteressato e gratuito contributo dei Sanitari del/dei Club che vi parteciperanno.
L’immagine seguente coglie il “passaggio della Segreteria”, splendidamente condotta per 7 anni dal Socio Giorgio Carretti, al neo Segretario Socia Nadia Boni.
A seguire è stata effettuata la “spillettatura” del neo Socio Simone Del Buono, proveniente dal R.C. EUR Rotaract, presentato dal Socio Folliero Francescoantonio, che ha letto il suo Curriculum Vitae.
L’Evento è proseguito con l’intervento del Relatore, Iacopo Florio, dottore in Scienze Gastronomiche e Maestro Assaggiatore di Formaggi O.N.A.F, consulente e storyteller nell’ambito di prodotti, tecniche e comunicazione per aziende e ristoranti, che ci ha intrattenuti su un tema recentemente piuttosto controverso: le qualità positive e negative dell’olio di palma.
OLIO DI PALMA
L’olio di palma, un olio vegetale non idrogenato che si ricava dagli omonimi arbusti (Elaeis guineensis ed Elaeis Oleifera), è sempre stato molto usato nei paesi dell’ Africa occidentale come olio alimentare, sin dall’antico Egitto. Nel 1848, la sua coltivazione è stata introdotta dagli olandesi nell’isola di Giava, nel 1910 in Malesia. In Malesia e Indonesia attualmente è concentrata l’86% della produzione mondiale, in cui sono impegnati 4.3 milioni di lavoratori.
Esistono tre tipi diversi di oli di palma, che si diversificano tra loro a seconda dell’origine e della lavorazione a cui vengono sottoposti: olio di palma grezzo, olio di palmisto, olio di palma raffinato.
L’olio di palma grezzo, semi-solido, si ricava dai frutti della palma dei quali mantiene il caratteristico colore arancio rosso per il contenuto di provitamine del gruppo A. Contiene circa il 50% di acidi grassi saturi, contenuto simile al burro che ne contiene mediamente il 51%; conserva però una alta percentuale di antiossidanti (vitamina E: Tocoferoli e Tocorienoli (30%-70%) che ne diminuiscono il rischio cardiovascolare.
L’olio di palmisto, di colore bianco e di consistenza semi-solida, si ricava, invece, dai semi della pianta.
L’olio di palma raffinato, in forma liquida, è il risultato di processi industriali: durante tali processi, esso perde tutti gli antiossidanti presenti nella forma grezza e quindi tutta la parte benefica a favore dei soli acidi grassi saturi.
L’olio di palma raffinato è molto utilizzato nelle industrie alimentari per la frittura dei cibi e per la preparazione dei prodotti confezionati come biscotti, merendine, gelati, cioccolato e cioccolato spalmabile, zuppe già pronte ecc, a cui sa conferire cremosità e croccantezza, fungendo da addensante.
Perchè alcuni preferiscono usare proprio l’olio di palma?
Ecco alcune motivazioni: l’olio di palma è meno delicato rispetto ad altri oli i quali, deteriorandosi in fretta, formerebbero sostanze tossiche che sarebbero potenzialmente nocive. L’olio di palma possiede, invece, una forte resistenza alla temperatura e al sole, candidandosi come olio migliore per la corretta conservazione dei cibi confezionati. Raggiungendo il punto di fumo molto lentamente, è l’ideale per la cottura dei cibi. È incolore, insapore, altamente versatile e lavorabile ma, soprattutto, è molto economico. La sua resa è maggiore da 5 a 11 volte rispetto a olio di girasole, soia e ulivo. È facilmente digeribile per la presenza, tra gli altri, di acidi grassi a media catena che attraversano più facilmente la parete intestinale.
Possiamo quindi concludere che a livello nutrizionale la dannosità è legata al grado di ossidazione: più l’olio è raffinato peggio è. Poiché a livello alimentare le industrie tendono ad usare olio di palma raffinato, è raccomandabile non abusare nel consumo di prodotti confezionati, in quanto l’uso elevato comporta tossicità per il fegato.
L’utilizzo moderato, la riduzione di ossidazione e il mantenimento dell’elevato contenuto in vitamina E comportano un minor rischio di malattie “legate” all’ Olio di Palma.
NOTA: Le precedenti informazioni di massima hanno una Fonte: http://www.viversano.net/alimentazione/mangiare-sano/olio-di-palma/.
Per quanto possibile, in generale, potrebbe essere opportuno usare i “prodotti della nonna”, prodotti freschi fatti in casa, con componenti sicuri e, quando non possibile, limitare l’uso di confezionati troppo industrializzati, magari ricordando sempre di abbinarli con frutta e/o verdura.
La produzione dell’olio di palma, per gli svariati utilizzi che esso può avere, per gli aspetti positivi occupazionali dei lavoratori che impegna per la sua lavorazione e per i profitti che consente di realizzare, è divenuta “massiva” in molte aree dell’Indonesia e dell’Africa. Ma questi risultati sono spesso ottenuti a danno dell’ambiente (perdita di aree ecologicamente importanti in seguito alla loro conversione ad aree coltivabili, inquinamento ambientale e razze animali a rischio, p.e. gli orangutan) e, quindi, tale produzione è osteggiata da associazioni ambientaliste, anche con forme di campagne di dissuasione dall’uso dei prodotti cui essa è destinata. In alcuni casi, senza distinguere “parte-buona” e “parte-non-buona” dei derivati dall’olio di palma. Sarebbe auspicabile un corretto utilizzo dell’olio di palma, limitandone l’uso solamente alle “parti-buone”: ciò aiuterebbe a contenere i danni che si creano all’ambiente e alla biodiversità, ma, al tempo stesso, non ridurrebbe eccessivamente un mercato del lavoro che impiega un così grande numero di lavoratori.
Concludiamo, a testimonianza dell’atmosfera amicale, con alcune significative immagini della Presidente Carla Lendaro e di alcuni dei numerosi Soci: