
Progetto Marocco
Rotary Club Roma EUR
Rotary Club Sofia 1933
Rotary Club Pompei
“Biblioteca e laboratorio didattico per Tighza”
Nel programma per l’anno rotariano 2018-2019 del Club Rotary Roma EUR è stato inserito il progetto internazionale per ristrutturazione dell’ex centro di ricreazione del villaggio dei funzionari francesi presso la miniera di Aouam (Tighza, M’rirt, Marocco) come centro culturale “Centre du patrimoine minier d’Ighrem Aoussar à Tighza: Archèomine, Archèologie et Minèralogie”. Il progetto, sostenuto e voluto dal Presidente Rocco Recce, si è sviluppato nell’ambito della missione archeologica del CNR-ISMA diretta da chi scrive alla quale la Compagnie Minière de Touissit, proprietaria della miniera e delle strutture di pertinenza e che si è impegnata a ristrutturare l’edificio nel suo complesso, ha affidato l’allestimento del Centro nella sala dell’ex cinema. Il Centro è stato concepito e realizzato non solo un luogo dedicato alla storia del sito, ma soprattutto un punto di aggregazione che possa rafforzare, promuovere e sostenere una maggiore autonomia, responsabilità e protagonismo dei giovani del luogo all’interno della loro comunità attraverso la conoscenza della loro storia e delle loro potenzialità future. Una struttura di questo genere era completamente assente nel villaggio. Per tale motivo, alle sezioni dedicate all’archeologia e alla storia antica e moderna della miniera, la seconda per produzione di piombo del Marocco, sono state aggiunte una sala di proiezione, una sezione didattica espressamente concepita per far conoscere le tecnologie antiche ai più giovani, una sala dedicata all’artigianato locale, una biblioteca pensata anche per accogliere laboratori didattici per i bambini più piccoli. Ed è con orgoglio, soddisfazione e riconoscenza che posso affermare che il contributo del Club Rotary Roma EUR unito a quello del Rotary club gemello di Sofia e quello del Rotary Pompei è stato fondamentale alla realizzazione di questa struttura ritenuta di grande importanza sociale ed educativa del governatore della regione Khenifra- Beni Mellal, dai rappresentanti del Ministero della Cultura e di quello dell’Energia e Miniere. Lo sforzo unito dei tre Rotary club ha permesso di allestire completamente la sala proiezioni che sarà utilizzata per la presentazione di documentari e video didattici; preparare una sezione per i più piccoli con la ricostruzione di un forno antico e delle fasi di lavorazione concepita secondo i criteri di una didattica partecipativa che tuttavia, non si discosta dal necessario rigore scientifico; una sezione dedicata all’artigianato locale e una biblioteca che dovrà essere arricchita nel tempo con testi scientifici e didattici. Anche questo spazio, allestito grazie al contributo dei club Rotary con tavolo di lettura, libreria e postazione informatica, è stato pensato per essere utilizzato come luogo di incontri e laboratori di interesse culturale, visite, stage e campi scuola rivolti al mondo scolastico ed extra scolastico, per le diverse fasce di età: ragazzi, giovani e (perchè no) adulti.
Tutto questo nell’ottica del proseguimento del “Progetto di valorizzazione della miniera antica di Aouam” dell’anno rotariano 2015-2016 del Club Rotary Roma EUR, voluto dal Past President Francesco Martin de Carles, nell’ambito del quale si è provveduto alla donazione di un veicolo a tre ruote (triporteur) all’Associazione marocchina ATAD, che si occupa specificatamente allo sviluppo scolastico di Tighza. Già in quell’occasione, era emerso in modo evidente il problema delle fasce in età scolare che versano in una situazione di estrema difficoltà, con elevato tasso di dispersione scolastica soprattutto per quanto riguarda le bambine. La biblioteca, la sala proiezione, l’area didattica del nuovo progetto si muovono quindi nella stessa ottica di supporto alla scolarizzazione della regione.
Come già nel 2016, quando la consegna all’Associazione ATAD del triporteur è avvenuta l’11 marzo 2016, anche per il progetto 2018-2019, è stato organizzato (con il supporto dell’Associazione AIM e l’attiva presenza del suo Presidente Umberto Montuoro e della socia Chiara Cecalupo) un viaggio in Marocco dal 15 al 18 giugno 2019 in concomitanza con l’inaugurazione del Centro durante il quale si è potuto anche programmare una visita a Tangeri e a Rabat.
L’arrivo all’aeroporto di Rabat
La prima serata a Rabat si è conclusa con una cena tipica marocchina a base di tajine, couscous e cerimonia del thè alla menta al ristorante Dar Najai.
La mattina del 16 il nostro gruppo di amici è partito alla volta di Tangeri per la visita alle grotte di Ercole, le più antiche dell’Africa con una storia che risale al 2500 a.C. secondo quanto ci racconta la mitologia antica, che la descrive come la dimora del potente Ercole. Le grotte si estendono per 30 Km e e si affacciano sull’Oceano Atlantico, non lontano dallo Stretto di Gibilterra, nel punto in cui il Mar Mediterraneo incontra l’Oceano.
La gita è continuata in un delizioso ristorante con una cucina tipico esempio delle contaminazioni culturali del Marocco, accenti francesi, mescolati a sapori spagnoli con una base marocchina, il tutto con un sottofondo di musica andalusa in un giardino che si apre su una vista mozzafiato dell’Oceano. Nel pomeriggio è stata fatta una breve escusione nella città di Tangeri e nella sua medina.
Il giorno successivo è stato dedicato all’inaugurazione del centro a Tighza. Purtroppo si è verificato un ritardo nella cerimonia per il malore di alcuni amici, che comunque si sono risolti al meglio.
L’inaugurazione del Centro a Tighza
Così abbiamo potuto festeggiare l’evento con gli amici e i dirigenti della Miniera con i quali abbiamo condiviso un pranzo berbero a base di tajne con le prugne e couscous tipico locale e come sempre un trionfo di frutta.
Il pranzo nella struttura di accoglienza della direzione della Miniera
Il martedì 18 è continuato con la visita al sito archeologico di Chellah (l’antica città fenicia e romana di Sala) con la sapiente e competente guida di Chiara Cecalupo. Il complesso si trova al di fuori delle mura della città di Rabat, su una collina coperta di vegetazione, rifugio delle cicogne nella stagione riproduttiva. Della città romana sono visibili i resti del Decumano Massimo, di un foro presso il quale si riconoscono le tracce della Curia, di una fontana monumentale e di un arco di trionfo. Da qui ci siamo spostati presso la Torre di Hassan II e il Mausoleo di Mohammed V. Il complesso era stato concepito come moschea e la torre doveva diventare il minareto più alto del mondo, ma è rimasta incompiuta. Tuttavia, il monumento colpisce per l’imponenza e regala una vista spettacolare sulla città sulla foce del fiume Bou Regreg e l’oceano. All’interno del complesso si trova la tomba reale di Mohammed V costruita tra il 1961 e il 1971.
Dopo la visita alla medina di Rabat, la giornata si è conclusa al ristorante italiano “Il giardino” posto nello stesso edificio dell’Istituto Italiano di Cultura, dove ci ha raggiunto anche Hassan Bounajma direttore scientifico con chi scrive del progetto del Centro con la consorte Latifa. Abbiamo potuto così concludere il viaggio anche culinario ritornando ai nostri sapori tradizionali in un’atmosfera di gioia, condivisione e amicizia rotariana.
Vorrei concludere con il concetto espresso dal Presidente del Rotary club di Pompei, Bernardo Brancaccio, che ha sottolineato come questo progetto è un esempio di come un lavoro rigorosamente scientifico può arricchirsi ed esprimere il senso profondo del Rotary: “mettere la propria professionalità al servizio del sociale e della solidarietà”.
— Lorenza Ilia Manfredi
Progetto Marocco
Ringraziamenti del Presidente RC Roma EUR Rocco Recce
Mesdames et Messieurs
Au nom des trois Rotary clubs, Roma EUR, Sofia 1933, Président Miroslav Tzakov e Pompei, Président Bernardo Brancaccio, qui ont contribué à l’aménagement de cet important centre de documentation, je suis très heureux de partager ce moment avec vous. L’ouverture de ce centre est une excellente occasion de célébrer l’amitié entre le Maroc et l’Italie et la poursuite de notre amitié qui a débuté en l’an deux mille seize. L’objectif du Rotary était de contribuer à la connaissance du patrimoine culturel du site, en accordant une attention particulière aux jeunes et aux enfants. En ce sens, nous sommes vraiment heureux d’avoir contribué au succès de ce projet.
Merci à Lorenza, Umberto, Hassan et toutes les personnes qui ont collaboré et travaillé pour le Centre Culturel.
Merci à tous pour votre hospitalité et j’espère que c’est l’une des nombreuses occasions à partager.