Lo scorso 21 Novembre, in una location insolita, i Soci del Club Rotary Roma Eur si sono riuniti presso la Trattoria della Cooperativa Sociale Integrata ed Agricola “G. Garibaldi” di Roma dove hanno incontrato Maurizio Ferraro, animatore e dirigente della Cooperativa, e visitare – seppur di sera – i luoghi in cui si svolgono le attività: il casale e l’agriturismo, l’orto e la trattoria.
Il motto della Cooperativa è “la cura della terra, la terra che cura. L’orto dei semplici”. Il Rotary Club Roma Eur ha ritenuto lodevole l’opera di inclusione sociale e lavorativa portata avanti da questa “azienda” da oltre dieci anni ed ha deciso quindi di contribuire donando alcuni utensili per la cucina ed un carrello che sono stati consegnati nel corso della serata. Maurizio Ferraro, nel ringraziare, ha sintetizzato le problematiche, le pastoie burocratiche ed il mancato coordinamento tra la legge-quadro del 2000 e quella regionale emanata solo nel 2016. In tale quadro, ha sollecitato la collaborazione dei Soci esperti al fine di redigere una proposta legislativa capace di superare gli attuali ostacoli, soprattutto di natura organizzativa ed afferenti all’impiego di personale specializzato.

Utensili e carrello donati dal RC Roma Eur alla Cooperativa G. Garibaldi

Maurizio Ferraro (Cooperativa G.Garibaldi), Raffaele Morrone (Presidente RC Roma Eur), Giorgio Carretti (Presidente incoming RC Roma Eur)
La storia della Cooperativa “G. Garibaldi” è parte ormai della centenaria storia dell’omonimo Istituto Tecnico Agrario ubicato a poca distanza. In particolare, è la storia contemporanea dell’inclusione di allievi con autismo e disabilità intellettiva in ambito scolastico e lavorativo. Infatti, la Cooperativa è nata come laboratorio per rispondere alle esigenze degli allievi con disabilità e delle loro famiglie, ma anche per offrire a tutti gli studenti, coinvolti nei percorsi di inclusione in qualità di pari, nuove opportunità formative. E’ nata con il sostegno dell’associazionismo cittadino e nazionale e con l’incoraggiamento degli Enti locali, Municipi ed ASL, firmatari di un protocollo d’intesa inter-istituzionale per la realizzazione di un progetto d’inclusione scolastica degli allievi con autismo iscritti all’Istituto “G. Garibaldi”.
In questi anni la Cooperativa, che dispone di circa 60 ettari di terreno, è divenuta la sede sperimentale di nuovi percorsi di abilitazione, mentoring e avviamento al lavoro; il luogo in cui, per la prima volta, anche giovani adulti con autismo e con bisogno di supporto intensivo si affacciano al mondo del lavoro, e lo fanno con successo inaspettato; l’epicentro di un movimento di associazioni, famiglie e professionisti che chiedono maggiore rispetto delle leggi e, in particolare, l’attivazione dell’articolo 14 della legge 328 del 2000, che sancisce il diritto di ciascuno al riconoscimento di un percorso personalizzato. Il “Progetto individuale”, che vede come proponente agli Enti locali competenti la stessa famiglia, analizza, organizza ed ottimizza tutte le risorse – economiche ed umane – che ruotano intorno alla persona con autismo, vale a dire i servizi sociali, scolastici, sanitari e del privato sociale che vengono messi in un unico piano di cura, condiviso da tutti e coordinato da un case manager.
Altro tema della serata è stata la proiezione di alcune foto scattate in Mongolia da Vittorio Mattiuzzi, socio del RC Roma Eur e consulente in agricoltura.

Vittorio Mattiuzzi, relatore della serata (socio RC Roma Eur)
Bayertla! Un “grazie” all’amico Vittorio … insieme a lui abbiamo continuato la serata rivolgendo il nostro pensiero lontano, verso un territorio esteso quasi cinque volte l’Italia ed “incernierato” tra la Russia e la Mongolia. Vittorio Mattiuzzi ha visitato questo paese lontano in varie occasioni lavorando per conto di un fondo bancario al fine di sostenere l’industrializzazione e la crescita economica di quei territori. Il racconto dei suoi viaggi documentati con una serie di belle fotografie ha “sconcicato” la nostra immaginazione e la nostra voglia di viaggiare.

La terra di Genghis Khan

Tramonti in Mongolia
Oltre all’allevamento e la produzione di lana, una delle attività economiche principali è l’estrazione ed il trasporto del carbone, che viene venduto in parte all’estero ed in parte utilizzato per il riscaldamento delle “tende circolari” nelle quali vivono migliaia di persone, fedeli ad una tradizione millenaria. Purtroppo Ulan Bator, capitale della Mongolia, oltre ad essere una delle città più fredde del mondo è anche tra le più inquinate: chi non può permettersi di acquistare carbone ricorre all’uso improprio ed altamente contaminante della plastica e di altri rifiuti rendendo così l’aria irrespirabile.

Ulan Bator – una delle città più inquinate del pianeta
La serata è poi proseguita con l’assaggio di alcuni piatti rustici della tradizione culinaria romana, risultato dell’eccellente lavoro svolto da alcuni giovani che, nonostante le disabilità, sono in grado di preparare una cucina basata sui prodotti genuini coltivati nell’orto.
Seguiremo ancora da vicino la Cooperativa Garibaldi e la sosterremo con simpatia ed empatia, perché la loro storia semplice e concreta ci ha emozionato. Quei genitori rappresentano una porzione consistente degli “eroi moderni” e silenziosi che vivono una tragedia – personale e familiare – permanente!