Il Club Inner Wheel Roma Eur Centro, con la sua Presidente Grazia Saporito, ha portato avanti anche in quest’anno rotariano l’impegno di dedicare qualche ora delle nostre giornate alla conoscenza del patrimonio storico e artistico della Città. Tra i graditi ospiti: la Past President Elsa Marchitelli ed il Presidente Raffaele Morrone del RC Roma Eur. Sabato 26 ottobre 2019, il gruppo degli appassionati, ha visitato le stanze in cui visse sant’Ignazio per dodici anni e dove era morto dopo lunghe sofferenze il 31 luglio 1556.

Gruppo di Rotariani in visita alla Chiesa del Gesù
L’Amica Mirella Saulini, del Club Roma Romae ha cortesemente guidato la comitiva attraverso i luoghi e la storia da questi racchiusa, ha spiegato che nel 1598, una disastrosa inondazione del Tevere, di cui una lapide segna ancora oggi il livello raggiunto, danneggiò le fondamenta del fabbricato per cui le stanze visitate rappresentano tutto ciò che, a tutt’oggi, resta di quell’originario edificio. Ivi sono conservati cimeli, suppellettili e una statua di sant’Ignazio.

La guida descrive una delle stanze del Santo
Le camere di sant’Ignazio sono precedute da un corridoio, con decorazione prospettica di Andrea Pozzo e affreschi del Borgognone, che conduce nel bel mezzo della navata centrale della Chiesa del Gesù.

Corridoio Andrea Pozzo prospiciente le stanze di Sant’ Ignazio
Giova ricordare che nel 1551 sant’Ignazio di Loyola commissionò all’architetto fiorentino Nanni di Baccio Biggio il disegno di una Chiesa per la Compagnia di Gesù, che venne tracciato nuovamente nel 1554 da Michelangelo, ma anch’esso non venne prescelto. Ruppe gli indugi il cardinale Alessandro Farnese, che assicurò il finanziamento dell’opera e, nel 1561, incaricò Jacopo Barozzi, chiamato “Il Vignola”, uno degli architetti preferiti, della progettazione e della realizzazione della chiesa del Gesù di Roma. Per la facciata, il Cardinale Alessandro Farnese scelse il disegno di Giacomo della Porta.

La Chiesa del Gesù – la volta della navata centrale
La costruzione iniziò nel 1568; e fu proprio Giacomo Della Porta nel 1575 a concluderne l’esecuzione, dopo la morte del Vignola.
Al momento della sua dedicazione nel 1584, la chiesa fu la prima e la più grande nuova costruzione eseguita a Roma all’indomani del “Sacco” dei Lanzichenecchi del 1527.

Il testo della Santa Messa celebrativa del Santo Ignazio da Loyola