
Nell’anno rotariano in corso, il Rotary Club Roma EUR sta realizzando il Progetto “la Cultura della Coltura”, volto al sostegno della Cooperativa Sociale Giuseppe Garibaldi, che opera, da circa dieci anni, nel territorio del Club Roma EUR, su un ampio terreno di concessione provinciale.
L’obiettivo dell’iniziativa consiste nel supporto e nella trasformazione umana e sociale di ragazzi autistici, dei quali alcuni portatori di una seria e grave disabilità, raggiunta mediante il “lavoro” e l’esperienza della produzione agricola.
I ragazzi, circa 20 al momento, sono soci della Cooperativa e apprendisti giardinieri dell’orto giardino sinergico. Con un linguaggio molto semplice, vengono fondamentalmente guidati e incoraggiati a fare esperienza di sé stessi, ancora prima di prendere contatto con la Terra. Si insegna loro ad osservare, come base imprescindibile di ogni azione. Viene, contestualmente, incoraggiata la dimensione del sentire, se stessi (a livello anche tattile, oltre che emotivo) ed i ritmi dettati dalla natura. Grazie a questo fondamentale coinvolgimento nell’orto giardino, la partecipazione dei ragazzi si sviluppa progressiva nelle attività agricole: dalla semina … al trapianto, dalle cure alle colture … alla raccolta dei frutti della terra.
Accanto all’esperienza formativa di ragazzi e tutors, la Cooperativa sta aprendo i suoi spazi e la sua offerta al territorio (dalle scuole di ogni ordine e grado, alle famiglie, ai singoli).
Nella Trattoria della Cooperativa, vengono proposti corsi collegati all’orto, che hanno lo scopo di promuovere e sviluppare l’educazione alimentare, nonchè seminari per l’apprendimento delle differenti tecniche orticolturali: iniziative, che hanno, tra gli altri obiettivi, la finalità di sensibilizzare il ritorno alla biodiversità, per un maggiore rispetto e salvaguardia dell’ambiente.
Ai fini della realizzazione dell’attività formativa e della cura dell’orto, il nostro Club ha deciso di sostenere la Cooperativa donando parte delle attrezzature e partecipando all’attività della stessa sul territorio (incontri, conferenze).
Scopo principale del Progetto è contribuire alla maggiore integrazione dei ragazzi autistici, ma, nell’iniziativa, trova spazio la sensibilizzazione su temi cruciali per la salute, in senso integrato: il nutrizionismo, il contatto con la natura, la socialità, la biodiversità, il ritorno alla terra come coltura-e cultura e , quindi, in una parola, l’integrazione con … ed il rispetto per … l’AMBIENTE!
Inutile sottolineare l’importanza della iniziativa che, come dicevamo, è rivolta, principalmente a ragazzi che hanno bisogno della nostra vicinanza e del nostro sostegno. L’occasione, inoltre, sarà certamente utile a tutti noi, per avvicinarci alla natura, la prima è più importante fabbrica di vita.
In tale contesto ed a tal fine, domenica 22 aprile 2018 (giorno rotariano della Terra, dedicato alla cura e salvaguardia dell’ambiente e mese dell’Autismo), il Rotary Club Roma EUR ha celebrato la ricorrenza trascorrendo la giornata presso la Cooperativa Garibaldi, in via di Vigna Murata 573 – Roma.
Nel corso dell’incontro, il dott. Roberto Ciccia, Amministratore di Agreen Consulting Roma, ha tenuto una conferenza sul tema “L’era del bamboo”, illustrando l’opportunità e la convenienza economica legata alla coltivazione di questa antica pianta.
Alfredo D’Amato
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Aggiorno, in data odierna, 17 luglio, l’articolo, mentre a Roma ci sono oltre 32 gradi: con tanto caldo, mi è gradito vedere, nella foto con gli “attrezzi” donati, la allora Presidente Carla Lendaro che rabbrividiva.
LA TERRA CHE CURA
La Giornata Mondiale della Terra, celebrata in tutto il mondo è stata motivo di accorto accostamento anche delle persone più distratte ai complessi problemi della Terra. Il Rotary Club Roma Eur, con i suoi soci e con le rispettive partner, appartenenti al Club Inner Wheel Eur Centro, ha saputo cogliere efficacemente questa occasione tra quell’infinità di date speciali, che solo in Italia se ne riconoscono 235!
E’ stata una simpatica sorpresa, scoprire un altro mondo, appena ci siamo affacciati all’interno dell’ Azienda agricola, inserita in un terreno di 80 ettari
adiacente il Parco Regionale dell’ Appia Antica, di cui 4 ettari sono stati posti a disposizione della Cooperativa agricola Garibaldi. Ciò che ha destato la nostra meraviglia è stato il ritrovarsi in un’oasi naturalistica inserita nel tessuto urbano di Roma, a ridosso del centro storico, e con lo sguardo rivolto ai Castelli Romani.
Ciò che più d’ogni altra cosa ha suscitato la meraviglia di noi ospiti è stato l’apprendere che l’impegno della Cooperativa è quello di “vincere l’autismo”. Ma con una non indifferente e sostanziale caratteristica: difatti, non si tratta di una cooperativa per l’assistenza a ragazzi autistici bensì di una vera e propria impresa agricola in forma cooperativa con ragazzi autistici, con prospettive di effettiva continuità (… l’inesorabile pensiero del dopo di noi). L’Azienda, nella quale sono tutti soci, sia direttamente, sia se necessario, attraverso i tutori legali, trae dalla Terra ogni motivo di crescita sociale, di sussistenza di vita, e comunque di cura di quelle patologie che con l’impegno lavorativo vengono sconfitte e divengono motivo di premurosa terapia.
L’aspetto fondamentale è apparso quello di far vivere ai ragazzi il clima dell’ azienda agricola ma con i loro tempi. La fretta non esiste – ci ha detto il Presidente Maurizio Ferrara, papà di Chiara – Si possono avere dei problemi durante il lavoro, come momenti di aggressività, o crisi epilettiche – ogni tanto conviene prendersi un attimo di pausa; l’importante è che questi ragazzi riescano a fare con serenità quelle piccole cose che possono fare. Ci ha riferito il Presidente che Chiara non ama coltivare l’orto come gli altri ma ama fare dolci per il dessert del menù. Già, perché, J!.prodotti dell’ orto vengono anche
utilizzati per la cucina della trattoria che accoglie tutti i giorni clienti e sostenitori della cooperativa e gli ospiti dell’agriturismo. I prodotti dell’orto vengono pure venduti dai ragazzi stessi, con l’assistenza dei volontari; essi sono felici di vedere il risultato del loro quotidiano lavoro e quindi di pesare, confezionare, vendere i prodotti, contare il denaro e dare il resto.
La macchina della Cooperativa agricola sociale Garibaldi (dal nome dell’Istituto agrario di Stato, nella cui area è insediato) – dicono in Azienda – è nata così per mettere insieme, come un mosaico, i ragazzi autistici, le loro famiglie, la scuola (ITS), gli operatori e gli abitanti del quartiere.
Questo è l’esempio di un grande amore che coinvolge gli uomini, le famiglie e la Terra che ci alimenta.
Amalia Morrone