
Pomeriggio gratificante, non solo per aver portato il nostro contributo ai poveri di Colle Oppio, ma anche per l’aver commemorato i nostri cari defunti in una S. Messa presieduta da Padre Lucio, che li ha ricordati ringraziando per quanto il nostro Club ha fatto e continua a fare. Bello scorgere l’ammirazione per la magnificenza della Basilica negli occhi degli amici che non la conoscevano.
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Si suggerisce la lettura, su questo sito web, di un articolo pubblicato il 16.02.2018 sul “Restauro delle statue di San Pietro e di San Paolo nella Basilica di San Martino ai Monti – Roma“. Da esso sono stati tratti i contributi che seguono.
Origini della Basilica:
UN PO’ DI STORIA, tratta da Wikipedea
La Basilica fu fondata da Silvestro su un terreno donato da un esponente della famiglia degli Equizi (da cui il nome di Titulus Equitii) nel IV secolo. Agli inizi era un oratorio dedicato a tutti i martiri. Si sa che un incontro preparatorio del Primo Concilio di Nicea fu tenuto qui nel 324.
L’attuale chiesa di San Martino ai Monti data dall’era Carolingia, ma una struttura colonnata del III secolo è stata individuata sotto ed accanto ad una chiesa posteriore.
Questo ha spinto alcuni studiosi ad identificare questa struttura con il Titulus Equitii, ma secondo Hugo Brandenburg, non sembra che sia possibile che sia servita come un posto per riunioni per una comunità ampia e per le sue esigenze liturgiche: lo scopo originale di questo pressoché modesta sala … fu probabilmente di servire come spazio di immagazzinamento per usi commerciali.
Nel 500, la chiesa fu ricostruita e dedicata ai santi Martino di Tours ed a papa Silvestro I da papa Simmaco.
In questa occasione, la chiesa fu sopraelevata ed il primo oratorio divenne sotterraneo.
Fu ricostruita di nuovo da Adriano I nel 772 e da Sergio II nell’845. La struttura della chiesa attuale segue la chiesa antica e molti parti sono state riusate.
Ulteriori trasformazioni furono eseguite da Filippo Gagliardi nel XVII secolo.
Restauro delle statue di San Pietro e di San Paolo.
Nel 2018, per iniziativa del “Rotary Club Roma EUR” e del suo Club gemello “Rotary Club Munchen – Friedensengel”, si è proceduto ad alcuni interventi di restauro sulle due statue.